Ristorante italiano

Questa settimana vogliamo portarti Al Contadino, un locale storico, tipico friulano che è stato insignito della “Targa argento”, e che fa parte del “Comitato friulano difesa osterie”, come è riportato nel loro sito.
Niente male, eh? 😉

Lo abbiamo notato passandoci davanti, in quella zona si trova il nostro macellaio di fiducia.

Dove è geolocalizzato?

Il locale è geolocalizzato in via Pozzuolo 204, gli udinesi la conoscono anche come zona San Osvaldo.

Abbiamo scoperto, leggendo la storia sul menù, che la denominazione “Al Contadino” deriva dall’antica presenza di un abbeveratoio dove i contadini della Bassa Friulana in transito verso i mercati della città portavano ad abbeverarsi i loro animali da tiro.

La location è molto accogliente e tipica, con molti richiami alla cultura contadina, come i gioghi appesi alle pareti.

Il giogo era un arnese di legno che veniva applicato al collo dei buoi per attaccarli al carro.

L’atmosfera che si respira è quella tipica friulana, con un bel caminetto acceso che, con il crepitio della legna, fa da sfondo musicale.

Se il camino è acceso, puoi anche gustare una fiorentina o una costata cucinata sulla brace.

Dai, prepara le posate ☺️ e vieni con noi in questo viaggio virtuale nei sapori della trattoria Al Contandino.

La nostra cena inizia con una selezione di Formaggi di Enemonzo e del Baccalà mantecato con crostini caldi.

Enomonzo è un piccolo comune molto conosciuto tra le altre per i suoi formaggi spettacolari, in particolare per il formadi Frant che è un presidio Slow Food.

La degustazione comincia con il formaggio più delicato e si conclude con il formadi Frant, dal gusto intenso e lievemente piccantino.
La selezione è servita con una mostarda agli agrumi fatta in casa: semplicemente perfetta, soprattutto in abbinata al Frant.

Se in un menù è presente il Baccalà mantecato, le chiacchiere stanno a zero: lo scegliamo senza se e senza ma.
L’altro antipasto è, quindi, una porzione di baccalà accompagnato da dei crostini di pane casereccio caldo.

Cala il silenzio, ed inizia lo spettacolo per le papille.

Mentre spalma il baccalà sul crostino, Erika se ne esce con una riflessione e mi chiede: “Ma come si fa a considerare un insulto quando ti danno del baccalà? C’è da esserne fieri, altro che.
È così buono.” Ha ragione! E questo baccalà ne è la dimostrazione: è delizioso.

Formaggi di Enemonzo
Formaggi di Enemonzo
Baccalà mantecato
Baccalà mantecato

Come primo scegliamo un piatto di Tagliatelle di Campofilone con selvaggina mista. Una sola porzione, perché Erika dice di voler mangiare poco. Ma secondo me, spera che io condivida con lei il mio piatto.
Rimane delusa, però, perché le faccio assaggiare solo una forchettata: è troppo buono e me lo gusto tutto.
La tagliatella è ruvida e l’amicizia stretta con il sugo è speciale.

Tagliatelle di Campofilone
Tagliatelle di Campofilone

Come secondo Erika prende un Filetto di sgombro gratinato con patate e timo, cosparso di croccanti scagliette di mandorle.
Da buon carnivoro io mi butto sulla carne e scelgo delle Guance di maiale allo Schiopettino (anche se vorrei provare la costata, per questa volta mi trattengo), accompagnato da polenta socchievina.

Sono così tenere che non serve il coltello e in bocca si sciolgono come piccoli panetti di burro. Normalmente non impazzisco per la polenta, ma queste guance gustate con questa polentina calda sono qualcosa di pazzesco.
E il piatto torna in cucina praticamente lindo.

Chiediamo, in aggiunta, anche una porzione di Patate al forno: è il nostro contorno preferito e non riusciamo a resistere.

Filetto di sgombro gratinato
Filetto di sgombro gratinato
Guance di maiale allo Schiopettino
Guance di maiale allo Schiopettino
Patate al forno
Patate al forno

Dolce sì o dolce no?
Ebbene questa volta sì! Dolci fatti in casa: come si fa a dire di no? Prendiamo una fresca, e semplicemente squisita, Crema pasticceria con frutti di bosco, accompagnata da un biscottone friabile.

Crema pasticceria con frutti di bosco
Crema pasticceria con frutti di bosco

A conclusione ci viene offerta una grappetta: la scelta è ampia e tra quelle proposteci scegliamo una alle more, più dolce e amabile fatta con more dei loro boschi; e una alla vaniglia, molto buona e più secca.

Grappe more e vaniglia
Grappe more e vaniglia

Ottima modo per concludere la nostra cenetta.

Quanto abbiamo speso Al Contadino? Comprensivo di 1 litro di cabernet della casa, 1 litro d’acqua il conto è stato di 76,00 €.

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