Una delle cose goderecce della bella stagione è approfittare delle giornate di sole per scoprire o riscoprire il territorio. Con questo spirito ci avventuriamo verso la montagna al confine con la Slovenia alla volta dell’agriturismo Brez Mej, che significa “senza confine”.
Ci piace! Si parte!
Arrivarci da Udine non è semplice, anche se sono solo 35 km, perché le strade per raggiungere Prossenicco, il paesino dove si trova Brez Mej, sono le tipiche stradine di montagna strette e tortuose.
Brez Mej è geolocalizzato a Prossenicco di Taipana n. 3, Prossenicco di Taipana.
In compenso il paesaggio di cui si può godere ripaga di tutte le difficoltà del tragitto. Questi percorsi sono il Paradiso dei ciclisti, ed infatti ne incrociamo moltissimi strada facendo. Ai lati delle strade, sulle case e sui muri, ovunque posi lo sguardo resti color rosa del recente passaggio del Giro d’Italia a testimonianza della passione per il ciclismo della nostra regione.
Queste sono zone verdi, rilassanti e ti fanno immediatamente smaltire la tossicità dello stress di città. Entri in un’altra dimensione fatta di natura, semplicità, calma e aria pulita con l’atmosfera delle zone di confine. Hai presente quei luoghi dove si respirano due culture contemporaneamente, in questo caso quella friulana e quella slovena, dove è possibile parlare in italiano, friulano o sloveno e ti capiscono e dove anche la cucina è ricca di piatti tipici dell’una e dell’altra tradizione?
Ecco questa è la sensazione che proviamo arrivando a Prossenicco. Raggiungiamo il locale e ci rendiamo subito conto che è un punto di riferimento ben conosciuto nel paese. Fuori, infatti, complice la splendida giornata, è pieno di gente che mangia. Entriamo e il proprietario ci indica il nostro tavolo, ma ci offre anche la possibilità di sederci fuori sul grande terrazzo. Optiamo per il tavolo interno per goderci al meglio l’atmosfera e i profumi della cucina.

La sala è molto carina, curata con un’atmosfera piacevole, casalinga. Il nostro tavolo è in prossimità della finestra, che si affaccia su una rigogliosa e bellissima vallata e possiamo goderci davvero un panorama spettacolare. Nell’angolo un bel caminetto che nelle giornate fredde deve essere un bel conforto, deve fare un bel po’ freddo da queste parti. Per fortuna però oggi non serve.
Attendiamo qualche istante prima che arrivi il cameriere, e ne approfittiamo per rilassarci ed osservare il bel via vai di gente, alcuni abituè altri di passaggio ma tutti accomunati da una piacevole cordialità. È bello osservare quanta familiarità c’è nei saluti e nello scambio di battute tra le persone, ti fa capire che i rapporti umani in certi luoghi ci sono ancora

Arriva il cameriere e ci propone un Piatto di antipasti, per cominciare. Senza alcuna esitazione io e Kris ci guardiamo negli occhi e accettiamo. Poi passa ad elencarci i primi: pochi piatti ma tutti molto interessanti e stuzzicanti.
Noi optiamo per un Pasticcio di ricotta e ortiche e per delle Tagliatelle con aglio orsino. Ci fermiamo qui perché qualcosa ci dice che le pietanze sono piuttosto abbondanti. In realtà avevamo intravisto le portate del tavolo a fianco.

Arriva il piatto di antipasto composta da prosciutto crudo, capocollo e quattro tipi di formaggi accompagnati da quattro deliziose composte di fiori di tarassaco e una crema di formaggio cremoso con erbette.

Quando arrivano i primi ci rendiamo conto che la nostra intuizione iniziale ė azzeccata. Il pasticcio di Kris è bello abbondante e anche il mio piatto di tagliatelle rigorosamente fatte in casa soddisferà senza dubbio il mio appetito. Alla prima forchettata all’unisono esclamiamo: uhm……buono! Scoppiamo a ridere. un mondo di sapori ci avvolge. Curiosa affondo, come una bambina con il vaso della marmellata, la mia forchetta nel pasticcio di Kris e ne assaggio un pezzetto: il sapore di ricotta e ortiche insieme è a dir poco strepitoso.

Per par condicio e giustizia culinaria offro un assaggino delle MIE tagliatelle a Kris (divento stranamente possessiva quando si tratta di mangiare cose buone) e anche lui apprezza molto. Del resto l’aglio orsino, di un bel verde intenso, conferisce un sapore molto particolare e gustoso alla pasta. Puliamo i piatti fino a farli brillare.

Avremmo potuto tranquillamente fermarci qui ma (s)fortunamente sentiamo due signori seduti del tavolo vicino al nostro, affermare quanto sia buona la carne del Mez Brej.
Guardo Kris e esclamo ‘e allora non possiamo non provarla! Che dici? Un piattino in due?’ Kris è d’accordo. Chiamiamo Alan (il proprietario di cui nel frattempo abbiamo scoperto l’identità grazie ad alcuni ritagli di giornale esposti all’entrata) e gli chiediamo una porzione di Spezzatino con polenta.
Lo spezzatino fa tanto domenica in famiglia e già solo l’idea di mangiarlo ci mette di buon umore. La signora che ci ha involontariamente suggerito l’ordinazione aveva ragione: la carne è tenerissima e gustosa.

Questa volta, molto a malincuore, dobbiamo rinunciare al dolce, perché proprio siamo sazi. Per noi è una piccola “sconfitta” ma ci ripromettiamo di tornare per assaggiare anche i dolci. Del resto uno dei nostri motti è ‘sarà per la prossima! lasciare qualcosa per la volta successiva’ 🙂
Ordiniamo il caffè e chiediamo il conto per favore.
Nel riprometterci di tornare per provare i dessert, riprendiamo il viaggio direzione Caporetto. Alla prossima puntata alla ricerca di un nuovo locale!
Quanto abbiamo speso da Brez Mej? Comprensivo di birra, acqua e caffè il conto è stato di 31,00 euro.
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