Vivere in una regione di confine come il FVG presenta molteplici vantaggi. Tra questi vi è il fatto che percorrendo solo pochi km puoi trovarti in Austria o in Slovenia in poco tempo; cambi aria, atmosfera e ti immergi in odori e sapori diversi da quelli a cui sei quotidianamente abituato; mangi Wienerschnitzel e Cevapcici come se non ci fosse un domani.
Non trovi anche tu che questo sia un piccolo privilegio? Con questo spirito lo scorso week-end abbiamo organizzato una gita oltre confine, con sosta enogastronomica a Nova Gorica (Slo).
La Slovenia è famosa per le sue gostilne (trattorie slovene che vi accolgono calorosamente, offrendovi piatti sloveni genuini, specialità regionali e locali nonché prelibatezze che gli chef preparano nel loro modo unico e particolare), che sono dei paradisi per gli amanti del cibo.
La Gostilna Pri Hrastu è geolocalizzata in Kromberška cesta 2 Nova Gorica, Slovenia.
Se ti capita di passare da queste parti ti consigliamo vivamente di provarle. Sono l’equivalente delle nostre trattorie, dove puoi gustare i piatti della tradizione slovena, specialità regionali e locali.
Ma non ci sono solo piatti tipici, perché la vicinanza con l’Italia influenza anche la loro cucina. Possiamo definirlo scambio ‘enograstroculturale’.
Il rapporto qualità/prezzo è quasi sempre più che ottimo, ossia si mangia benissimo spendendo poco e comunque il giusto. Durante la nostra gita ci siamo ricordati di un locale dove eravamo già stati e di avevamo mangiato molto bene: la Gostilna pri hrastu.
Credo significhi ‘vicino alla quercia’ (purtroppo non conosco lo sloveno e me ne rammarico un po’ ma Google translate aiuta ;)). Nel mezzo del giardino, infatti, c’è proprio un grande e bellissimo albero che d’estate refrigera e protegge con la sue fronde.
Appena arriviamo notiamo che sono stati fatti dei grandi cambiamenti strutturali, che hanno reso il locale ancora più bello e accogliente.
Decidiamo per questa volta di goderci la bella giornata di sole e di restare all’aria aperta e mangiare in giardino, all’ombra della quercia, appunto. Ci accomodiamo e notiamo che il locale è decisamente pieno. Nonostante ciò, non aspettiamo molto prima di ordinare. Efficienti e cordiali.

Nell’attesa ci portano un piattino con una mousse di salmone che ci godiamo spalmandolo sul pane, mentre studiamo il menù.

Decidiamo di tenerci leggeri e di prendere solo un primo. Kris ha voglia di pesce e sceglie un piatto di bavette con cozze, vongole e canestrelli; io-che non amo i molluschi (ahimè, lo so è un sacrilegio per chi ama il cibo non amare i molluschi!)- opto per un piatto di strozzapreti con tartufo nero, che invece adoro. Per la verità adoro il tartufo di ogni colore.
È una gioia per le papille e l’olfatto anche solo sentire il profumo di tartufo che inebria l’intera sala. Devo dire, in tutta onestà, che anche il piatto di Kris ha un profumo niente male. Mentre gustiamo i nostri primi, ci rendiamo conto che il famoso detto ‘l’appetito vien man mangiando’ è una verità assoluta e i nostri buoni propositi di restare leggeri sono svaniti nel nulla. Cadiamo in tentazione e ordiniamo un piattino di calamari fritti accompagnati da patate.
La frittura è molto buona e ci soddisfa pienamente. È bello perché sembra, per un istante, di essere in vacanza al mare con una buona frittura di pesce. Terminato il pranzo ci poniamo il grande quesito: dolce sì o dolce no? Notiamo, e come non farlo? i dolci che passano in direzione degli altri commensali e la gola ha nuovamente la meglio: il dolce? sì, lo voglio!
Interroghiamo il cameriere (dobbiamo dire che è preparatissimo, si vede che ha studiato) sui dolci proposti e la scelta ricade sullo Struccolo istriano. Con un nome così attira subito il nostro interesse e ne ordiniamo una porzione. Arrivano poco dopo due bei grossi gnoccoloni caldi ripieni di noci, poggiati su una deliziosa purea di mela tiepida e una spruzzatina di cannella.

Per la sottoscritta, che adora i dolci in forma inversamente proporzionale ai molluschi, è un tripudio di felicità per il palato. Mettendoci vicino una tazzina di un caffè la felicità si barba-trasforma da ‘felicità è un bicchiere di vino con un panino’ (Albano e Romina Sanremo 1982) in un più attuale ‘felicità è un caffettino con lo struccolino, la felicità’.

Molto, ma molto soddisfatti chiediamo il conto per favore, anche perché se no c’è il rischio che ordiniamo dell’altro. Il rapporto qualità/prezzo nelle gostilne raramente nasconde delle brutte sorprese col conto è anche questa volta nella Gostilna pri hrastu è confermato.
Quanto abbiamo speso alla Gostilna Pri Hrastu? Comprensivo di acqua e birra, raggiungiamo i 40,00 euro.
We’ll see you again! Ci rivedremo sicuramente!
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