Se sei a Modena e vuoi provare la cucina modenese devi fermarti alla trattoria Il Fantino. È qui che ha luogo la nostra nuova food experience.

La trattoria Il Fantino è geolocalizzata in via Donzi, 7 in pieno centro a Modena. Un posto che ci rapisce subito per l’autenticità e l’allegria che trasuda dalle pareti e dall’atmosfera casalinga che ci circonda.

Entriamo e chiediamo al gestore se c’è un tavolo per due. Risposta: “Avete prenotato?” e al nostro “ehm…no”, siamo pronti ad incassare “un mi dispiace, siamo pieni”; invece molto cortesemente e con cordiale sorriso, ci indica un tavolo alla sua sinistra e ci chiede “Vi va bene, qui?” “Perfetto!”

Prendiamo posto e ci raggiunge subito la cameriera, che ci chiede cosa gradiamo da bere. Questa risposta la sappiamo 😉 e la pronunciamo senza esitazioni: acqua e Lambrusco!

Dopo una veloce occhiata al menù decidiamo di ordinare un antipasto classico composto da tigelle e gnocco fritto che vengono accompagnati da una ciotola ripiena di pesto modenese, in sintesi lardo (sì, per dirla alla sud(icia) proprio “sugna” pura 😉), stracchino e affettati misti.

Mentre aspettiamo gli antipasti sorseggiamo Lambrusco fantasticando sui piatti che abbiamo scelto.

Lambrusco
Lambrusco

La cameriera porta in tavola le tigelle, lo gnocco fritto, l’affettato, lo stracchino e una ciotola con del lardo.

Pesto modenese Il Fantino
Pesto modenese Il Fantino
Preparazione delle tigelle.

La cameriera ci spiega che al Fantino è usanza spalmare il lardo all’interno della tigella calda e aggiungerci il Parmigiano Reggiano. Noi non vogliamo andare contro la tradizione e come in un rito propiziatorio spalmiamo il lardo e spolveriamo con il formaggio.

Tigella
Tigella

Una volta completata la preparazione della tigella Kris la porta alla bocca e la addenta, guardandolo bene, noto che, per una frazione di secondo, l’iride da tonda si è trasformata in un maialino 🐷.

Il sapore del lardo, che si scioglie a contatto con la tigella calda, e l’aggiunta del Parmigiano Reggiano rendono questo antipasto una delle cose più buone che abbiamo mai assaggiato, un tripudio di sapori.

Esiste anche la versione più leggera della degustazione della tigella ovvero farcendola con lo stracchino, e anche in questo caso si rivela un connubio vincente. Perdinci “che mondo sarebbe senza tigella?” 😄

Stracchino
Stracchino
Passiamo ora allo gnocco fritto.

Bello dorato, rigonfio e caldo pronto per essere schiacciato e farcito con l’affettato. La mortadella, il salame, il crudo si sposano benissimo con lo gnocco, che ne accentua il sapore e la sapidità. Il tutto viene accompagnato da un buon bicchiere di Lambrusco.

Gnocco fritto
Gnocco fritto
Affettati
Affettati

I salumi sono ottimi e dopo esserci abbuffati con la tigella e lo gnocco saremmo anche già sazi e più che soddisfatti.

Ma, presi dall’entusiasmo inconsapevole dei principianti, abbiamo ordinato anche due primi, leggerini 😉: tortelli burro e salvia e tagliatelle con sugo di spinaci e salsiccia (il piatto del giorno).

E vuoi non assaggiare tortelli e tagliatelle?

I tortelli assomigliano a dei soli dal cuore morbido di ricotta avvolti da un velo di burro e adornati da verdi foglie di salvia. Si capisce al primo assaggio che sono fatti in casa; si sente la genuinità dell’impasto, un’esplosione di morbidi sapori. Ci aggiungiamo una spolveratina di Parmigiano che non guasta.

Tortelli
Tortelli

Le tagliatelle, anche queste fatte in casa, abbracciano amorevolmente il sugo di salsiccia, mentre l’aggiunta degli spinaci riesce a rinfrescare il palato dalla grassezza della salsiccia. Un buon abbinamento, forse non classico, e ci piace. Non pensare che abbiamo fatto un torto alle tagliatelle, abbiamo messo il Parmigiano anche qui.

Tagliatelle
Tagliatelle

Il lambruschino, che ormai è nostro amico, annaffia questi piatti genuini e deliziosi, e va giù che è un piacere.

Chiediamo il caffè e un digestivo. “A quello pensiamo noi” ci ammicca la cameriera e ci porta una bottiglia di Nocino il Mallo, un liquore delizioso tipico della tradizione modenese.

Per fortuna non dobbiamo guidare 😅; ci tratteniamo dal bere l’intera bottiglia di questo nettare nero, solo perchè vorremmo visitare, con un minimo di capacità di intendere e di volere, la città.

Quanto abbiamo speso al Fantino? Comprensivo di acqua, vino, caffè e Nocino il conto è stato di 44 euro.

Ti è piaciuto l’articolo? Lasciaci un tuo commento in fondo alla pagina.

Se vai al locale fai sapere al gestore che hai letto la nostra food experience.

Se vuoi essere sempre aggiornato iscriviti alla newsletter.
Ritorno a casa.