Un giorno di pioggia Erika e Kris… 

– Incontrano Licia per caso?

 – Ma quale Licia. Meglio, molto meglio. Incontrano uno stormo di Oche selvatiche!

– Eh? cosa? 

– Vuoi provare qualcosa di eccezionale? Dai, allaccia il tovagliolo, scalda la forchetta che ti portiamo dalle Oche Selvatiche 😉 

Quando per la prima volta abbiamo visto l’insegna di questo locale, abbiamo subito pensato: che carino, dobbiamo andarci. Detto, fatto! Ci siamo stati ed ora eccoci qui pronti a raccontarti la nostra nuova, entusiasmante food experience.

Sei pronto? Seguici, non te ne pentirai.  

Le Oche Selvatiche è un ristoro agrituristico geolocalizzato in via Pio Paschini, 6 a Lauzacco di Pavia, un comune a una decina di  km da Udine. 

Ci troviamo nella bellissima campagna friulana, un paesaggio che anche in un giorno di pioggia, come quello in cui siamo stati noi, ha il suo enorme fascino. 

Paesaggio friulano
Paesaggio friulano

Appena varchi la soglia accedi ad una sala accogliente, di un bel giallo ocra. I tavoli in arte povera e il pavimento in legno conferisco all’ambiente un’atmosfera intima e confortevole. 

Ci sono molti elementi e dettagli che richiamano al nome del locale, le oche appunto, e utensili della cucina contadina. 

Hai presente i bei pranzi della domenica in famiglia? Quelli dove si mangiano solo cose genuine, preparate con amore?

Ecco entrare da Le Oche Selvatiche è come andare da una cara zia: ti senti subito a casa.

Con la bella stagione c’è anche la possibilità di mangiare all’aperto; ma oggi ci godiamo il dolce tepore e l’ospitalità dell’ambiente interno. 

Ad accoglierci la signora Emanuela, la padrona di casa. 

Dopo averci fatto accomodare ci offre una bollicina delle vigne Arnaces di Mortegliano, per iniziare. E già l’inizio ci piace. 😉

Aperitivo Le Oche Selvatiche
Prosecco

Siamo affamati e ogni piatto presente sul menù ci ispira molto. 

Qui tutto quello che viene offerto è prodotto direttamente dall’azienda agricola Stefanutti. Una filiera corta, dal produttore al consumatore in pratica a metri 0. Solo alcuni prodotti arrivano da altre aziende, come ad esempio il vino che viene prodotto con uve delle vigne attigue. 

Vogliamo provare più piatti possibili e, quindi…Iniziamo dalla A di antipasti ☺: un Tagliere di salumi per me, mentre Kris opta per uno Sformatino alle verdure con salsa al formaggio

Gli affettati sono composti da prosciutto cotto, salame, fettine di lardo e un crostino con pancetta e vengono serviti su un simpatico tagliere in legno che mi ricorda la sagoma di una balenottera. 

Tagliere di salumi
Tagliere di salumi

Emanuela ci racconta che tutti gli affettati sono prodotti dalla loro azienda e che la spalla di maiale del prosciutto è cotta in casa per oltre cinque ore, in un apposito forno. E infatti il gusto è impareggiabile. In una piccola, simpatica ciotola di ceramica è contenuta una crema di Kren, che con il suo caratteristico sapore pungente, accompagna deliziosamente il prosciutto. 

Un bimbo del tavolo a fianco al nostro, con la voce della verità che solo i bambini sanno avere, esclama entusiasta: “complimenti per il cotto! È buonissimo.”

E siamo daccordo con lui! Piccoli intenditori crescono😉. 

Guardo Kris ed intuisco che anche lo sformatino dev’ essere qualcosa di speciale, perchè con fatica mi chiede se lo voglio assaggiare. 

“Secondo te? E tu vuoi assaggiare il salame?”
“ Tu cosa dici?”

Al contrario dei Bravi diciamo che “questo scambio s’ha da fare”.  

Lo sformatino di verdure di stagione è delicato, in bocca è come una soffice nuvola di verdure, leggermente dolce che contrasta con la sapidità della crema di formaggio fuso che lo ricopre; per guarnire il piatto dei semi di papavero che conferiscono croccantezza al piatto.

Sformatino alle verdure
Sformatino alle verdure

Evaporate le bollicine (un mistero) e assaporato gli antipasti, qual è la cosa migliore da fare? 

Chiediamo del vino rosso da abbinare ai primi. La scelta ricade su un Cabernet Franc Grappolo d’oro. Per non esagerare chiediamo 1/2 litro di vino ma la signora gentilmente ci porge la bottiglia, forse ha intuito qualcosa sulla nostra sete 😉. Ci dice che possiamo tenere la bottiglia e versare quanto ne vogliamo, poi alla fine si vedrà quanto ne è rimasto.

Pericolosissimo ma…ci piace, e ovviamente accettiamo l’offerta 😉

Come primo scelgo un Orzotto integrale, mentre Kris è incuriosito dagli Gnocchi al ragù d’anatra

L’orzotto è servito in una ciotola di terracotta. La cottura è perfetta e la salsiccia e il porro abbondano e conferiscono grassezza l’uno e un delicato sentore di cipolla l’altra. Un piatto che scalda l’anima. 

Orzotto integrale
Orzotto integrale

“Kris come sono i tuoi gnocchi?” 

“Squisiti e particolari. Sono fatti con la polenta che viene preparata e poi sminuzzata e lavorata a mo’ di gnocchi. Non li avevo mai mangiati.

Gnocchi al ragù d'anatra
Gnocchi al ragù d’anatra

Il sugo all’anatra è ricco e allo stesso tempo delicato e la consistenza dello gnocco fornisce una masticazione eccellente.”

“E si vede…hai fatto la scarpetta.” 

Come secondo ordino “Il maiale da gustare”: un tagliere composto da costa, salsiccia, musetto adagiati su un letto di morbida e calda polentina. 

Tanta buona ciccia, che regala grandi soddisfazioni alle mie papille in festa. Assaporo ogni sfumatura di questa carne tenera e succulenta.

Il maiale da gustare
Il maiale da gustare

Per non finire questa bontà in men che non si dica, cerco di rallentare un attimo per chiedere a Kris com’è la sua Anatra all’arancia

“L’anatra è ottima! Si sente la differenza con quella che compri al supermercato. Senti il gusto quasi selvatico della carne. Una carne soda sinonimo di un allevamento all’aperto e nutrita con prodotti genuini. Il sughetto con la polenta è qualcosa di inebriante.” 

Anatra all'arancia
Anatra all’arancia

E sì, sono piatti gustosi e genuini, preparati con gli ingredienti che la natura dona e che vengono lavorati e trasformati in pietanze semplici e appetitose; una cucina casalinga, con sapori tipici della nostra terra. 

Ma cosa vogliamo di più dalla vita? 

Vuoi che te lo dica? 😉 Il dolce e il caffè. 

Prima di passare ai dolci, la signora Emanuela ci indica il bancone dove, in delle belle ciotole di ceramica, è disposta la frutta fresca e secca e ce la offre: ci sono arance, cachi, pere, noci. 

Frutta Le Oche Selvatiche
Frutta
“Servitevi pure!” 

Volentieri prendiamo alcune noci.  

I dessert sono fatti tutti in casa, a parte la gubana che è di un produttore locale. Scelgo una Mattonella al cioccolato e Kris la Gubana. Il caffè è preparato rigorosamente con la moka. 

La mattonella è fenomenale, è un’essenza di cioccolata e felicità pura al 100%. 

Mattonella al cioccolato
Mattonella al cioccolato

Kris si gode la sua fetta di gubana, dolce tipico friulano, appositamente aperta per lui. 

Gubana friulana
Gubana friulana

In accompagnamento al dolce, ci offre un Fortificato di Giuseppe Campagnola, un vino liquoroso dolce, dal colore rosso granato intenso. Il profumo ricorda una confettura di prugne e ciliegie. Il sapore è morbido e vellutato.

Ha smesso di piovere e realizziamo che si è fatta una certa, anche perché nel locale siamo rimasti solo noi.

Decidiamo di chiedere il Conto per favore. 😀

Quanto abbiamo speso presso Le Oche Selvatiche?

Il Conto è stato di 63,80 euro comprensivo della bottiglia di vino che non abbiamo finito… ma non mancava poi molto.

Scoprire nuovi locali,  dove si mangia bene è la nostra passione. E siamo proprio felici di aver seguito il volo delle Oche Selvatiche 😉

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