Sull’uscio di ingresso un cartello “chi è a dieta resti fuori”.

Siamo daccordo e Kris ed io ridiamo di gusto per questo benvenuto assai originale.

Questa settimana vogliamo approdare Al Marinaio, osteria tipica friulana, geolocalizzata in via Cisis n. 2a, una laterale della graziosa e centrale Via Grazzano, nel cuore della città.

Al Marinaio trovi piatti della tradizione friulana sia di terra che di mare.

Mi viene in mente l’aforisma “Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa dove approdare” (Seneca).
Noi lo sappiamo eccome 😉.

Dai, sfodera le posate, allaccia il tovagliolo e sali a bordo con noi 😉, ti portiamo in questa nuova navigazione col vento in poppa, verso portate 🍽️ che ci amplieranno gli orizzonti.

Ci accoglie una bella atmosfera calorosa, in un locale rustico; alle pareti foto e oggetti che rimandano all’ambiente marinaro misto a tradizione.

Ci annunciamo al bancone e una signora molto gentile ci accompagna al tavolo.

In sottofondo, il gioioso chiacchiericcio degli altri commensali pervade la sala.

Scegliamo cosa ordinare dalle lavagne appese al muro che illustrano, scritti col gessetto, i piatti del giorno.
Lavagna menù
Lavagna menù
Sul bere nessun dubbio, andiamo via lisci: acqua naturale e refosco.

Sulla scelta dei piatti, invece, ci sono attimi di indecisione da parte mia, dovuta al fatto che ci sono più pietanze che stuzzicano il mio appetito.

Mi sento come un marinaio in un mare in aperto, sbattuta dalle onde da una parte all’altra del menù. “Accidonti”, mi serve un confronto con Kris.
“Tu cosa prendi? Se tu prendi quello, allora io prendo questo e così me lo fai assaggiare”
“Col cavolo”.
Ecco appunto.

La cameriera viene a prendere l’ordinazione: un antipasto friulano da condividere, blecs col gulash, baccalà mantecato (e sì, il mio “piatto d’Achille” 😄), coniglio alla cacciatora e lumache alla friulana. Ce l’abbiamo fatta.

Mentre degustiamo il vino ci guardiamo intorno e ci immergiamo nell’atmosfera rilassata e allegra. Quando si mangia bene e in buona compagnia, tutto si trasforma e trasmette allegria.

Il momento dell’antipasto

Piatto friulano
Piatto friulano

Il Piatto friulano ce lo porta direttamente il proprietario, che ci augura buon appettito.
Partiamo col prosciutto crudo di Sauris, per poi passare al salame e alla pancetta, uniamo il tutto a qualche cucchiaio di polenta fumante e il gioco è fatto.
Il piatto friulano, proposto da Al Marinaio, è un antipasto ricco di sapori e di consistenze che ti porta in un viaggio alla scoperta di alcune eccellenze friulane.
Non scordiamoci del formaggio Montasio che si adagia dolcemente sulla polenta calda sprigionando tutto il suo sapore.

Il momento dei primi

Blecs col gulasch, un formato di pasta tipico friulano realizzato con farina di grano saraceno. Il piatto si fa annunciare dal profumo di stufato. Il goulasch è tenerissimo, merito di una lunga cottura che ha reso la carne morbida morbida, facendo rilasciare tutti i succhi che ritroviamo nel sugo che condisce la pasta. Alla prima forchettata l’estasi si impadronisce di Kris e in men che non si dica rimane solo un piatto vuoto con del sugo che chiama la scarpetta col pane. Come fa a rifiutare questo invito? 😁.

Blecs col goulasch
Blecs col goulasch

Il Baccalà mantecato per me è pura poesia, solo a guardarlo: bianco, cremoso, bello e buono.
Spalmo un abbondante strato di baccalà sul pane casereccio tostato ancora caldo, e lo addento con somma gioia. Per me è una bontà divina.

Baccala mantecato
Baccala mantecato

Il momento dei secondi

Come secondo abbiamo preso coniglio alla cacciatora e lumache alla friulana.
Vediamo se riesci a indovinare, chi ha ordinato cosa?

Hai indovinato?

Le lumache le ha prese Kris, mentre io ho scelto il coniglio.

Le coscette di coniglio sono tenerissime e squisite; il sughetto impreziosisce la polenta che gli fa da contorno. L’ho spazzolato e l’unica cosa che rimane sono le ossicina, solo perchè non sono commestibili altrimenti avrei mangiato anche quelle 😁.

Coniglio alla cacciatora
Coniglio alla cacciatora

Sulle lumachine lascio la parola a Kris per raccontartele, perchè io non ce la faccio proprio ad assaggiarle. Sorry, per me sono sempre “Slippery little suckers” (cfr. Vivian in Pretty Woman). 😄

Kris, come sono le lumache alla friulana?

Si presentano su un letto immancabile di polenta morbida, sono grandi e dal sapore intenso. Morbide e croccanti allo stesso tempo; riempiono il palato con la loro consistenza. La polenta smorza la persistenza del sapore e te le fa assaporare al loro meglio. Un boccone dopo l’altro, una lumaca alla volta e il piatto è finito: che peccato.

Lumache alla friulana
Lumache alla friulana

Il momento del dolce

Arriviamo al dessert. Sulla lavagna è indicato il nome di un dolce di cui non abbiamo mai sentito parlare: il Buiadnik. Siamo incuriositi e chiediamo di che si tratta. Il gestore de Al Marinaio ci spiega che è un’antica ricetta tipica friulana della Val Resia che hanno ritrovato su un libro di ricette, Il Cibarium.
Che bello riscoprire ricette tipiche, di cui non conoscevamo l’esistenza.

Arriva un bel calice di verduzzo dal colore ambrato, intenso che a fissarlo resti ammaliato, e due rettangoli di dolce. Il Buiadnik, mi ricorda nella consistenza il panpepato ma il sapore è unico, speziato col finocchietto selvatico e l’uvetta passa macerata nella grappa. Il dolce appena incontra il vino se lo beve e noi a quel punto mangiamo il “Buiadnik ubriaco” di verduzzo. Una vera gioia per il palato e per lo spirito.

Buiadnick
Buiadnick

La serata volge al termine; il tempo è volato e ci rendiamo conto che siamo rimasti quasi solo noi nel locale perchè, all’improvviso, sentiamo in sottofondo le note di “Avrai” di Baglioni, che mi sembra perfetta per questo momento:

“Avrai avrai avrai
Il tuo tempo per andar lontano
Camminerai dimenticando ti fermerai sognando”

Ci dirigiamo verso il bancone per chiedere Il Conto per Favore 😁.
La signora ci precede chiedendoci se gradiamo un digestivo; noi accettiamo volentieri e il nostro sguardo viene attirato da una bottiglia che non conosciamo.

Si tratta della Storica verde di Domenis.
Vuoi non provarla? Si rivela l’altra piacevolissima scoperta della serata insieme al Buiadnik. Non l’avevamo mai assaggiata. Una grappa leggera che allieta il palato e chiude in bellezza la serata.

Quanto abbiamo speso Al Marinaio? Comprensivo di acqua, vino e dolce il conto è stato di 68,80 euro.

Ti è piaciuto l’articolo? Lasciaci un tuo commento in fondo alla pagina.

Se vai al locale fai sapere al gestore che hai letto la nostra food experience.

Se vuoi essere sempre aggiornato iscriviti alla newsletter.
Ritorno a casa.