Dove andate in vacanza, quest’anno?
Ecco la tipica domanda che i nostri amici, con l’avvicinarsi delle ferie, ci fanno.
Succede anche a te la stessa cosa?

Noi decidiamo quasi sempre all’ultimo e anche quest’anno siamo stati molto indecisi fino a qualche giorno prima di partire. Dove si va? Da qualche parte, per staccare la spina e ricaricarci. Dopo un anno impegnativo sotto vari aspetti è il caso di riposare.

Budget per la vacanza? Ovviamente low, come sempre ;-), ma mica ci facciamo scoraggiare da questo.
Inizialmente ci siamo orientati verso l’estero: Irlanda? Spagna? Poi ci siamo detti: ma perché non rimaniamo in Italia e scopriamo le incredibili bellezze di questa penisola e sosteniamo un po’ l’economia italiana?

Ok, deciso: Italia. Sì, ma dove? C’è così tanto da vedere e da fare nelle nostre regioni che è difficile scegliere.
Memori di una bellissima vacanza in Piemonte di qualche anno fa, abbiamo deciso di approfondire la nostra conoscenza di questa magnifica zona, ricca di buoni, ma che dico buoni, superlativi vini, ottimo cibo, storia, cultura e paesaggi mozzafiato.

Del resto questa è l’Italia: una terra da scoprire e da valorizzare. E noi quest’anno vogliamo apportare il nostro, seppur piccolo, contributo.
E così siamo partiti in macchina, direzione Nord Ovest. Destinazione: Langhe Monferrato.
Allora Vitellozzo noi si va… vieni anche tu? Scopriamo insieme questa parte di Italia. Ci divertiamo!

Piemonte – Langhe Monferrato

Abbiamo pernottato al Bed & Breakfast Val d’Oche un posticino adorabile, immerso nel verde delle colline della Regione Valdoche nelle Langhe Monferrato. L’abbiamo scelto come base per visitare le zone limitrofe come Aqui Terme, Nizza M., Asti, Barbaresco, Neive,…e gli altri posti di cui ti racconteremo.
Un luogo tranquillo, con un panorama bellissimo dove trascorrere del tempo ospiti di Francesca e di tutta la sua famiglia. È stato rigenerante e ci siamo sentiti come a casa.

Prima tappa della vacanza

Ti raccontiamo la nostra vacanza attraverso i locali che abbiamo provato e i piatti che abbiamo assaggiato.

Il primo ristorante di cui ti vogliamo parlare l’abbiamo scoperto per caso, passeggiando per Acqui Terme: una bella cittadina termale famosa già dai tempi dei romani e che vanta una particolarità penso unica in Italia: la Bollente, una fontana da cui sgorgano 560 litri al minuto a 74,5 °C di un’acqua sulfureo-salso-bromo-iodica. Davvero impressionante.

La scelta di questo locale è data dalla concomitanza di due fattori: dalla minaccia incombente di pioggia che ci coglie sprovvisti di ombrello, e dall’arrivo dell’ora di pranzo.
Il caso a volte ci mette lo zampino e così troviamo soluzione a due necessità primarie: il riparo e il cibo :-). Abbiamo notato che quasi tutti i ristoranti a pranzo aprono dalle 12 alle 14 (mentre la sera l’apertura è dalle 19 alle 22) e per non rischiare di restare a stomaco vuoto, non sia mai!, scegliamo questo posto.

Da fuori il locale appare un po’ anonimo, tanto che io non ci vorrei entrare ma l’incoraggiamento di Kris “vedrai che ti piacerà” e la pioggia che inizia a scendere, mi convincono.
Kris quando ha fame entrerebbe nel primo locale che gli capita a tiro, io invece sono più accurata nelle scelte. Per questa volta gli do ragione, mi ritorna in mente una lezione importante “mai giudicare un libro dalla copertina”, perché se l’avessi fatto in questo caso avremmo perso, mea culpa, l’ottimo cibo de Il Nuovo Ciarlocco.

Il proprietario ci accoglie e ci accompagna nella saletta semplice ma accogliente.  In effetti l’energia che avverto è positiva e le mie reticenze svaniscono subito. Kris ha avuto ragione ma non dirglielo, altrimenti si monta la testa ;-).

Una delle cose che ci ha colpito durante questo “tour di ristoranti piemontesi” è che appena ti siedi al tavolo ti chiedono subito se vuoi dell’acqua, con una formula che è più o meno così: “intanto vi porto dell’acqua: naturale o frizzante?”.  Insieme all’acqua (ma in zero due secondi), portano anche il cestino con il pane, che quasi sempre è composto da grissini e focaccia tipo genovese. Le influenze liguri da queste parti si sentono e parecchio nella gastronomia e a noi ci piace: W l’Italia e le incursioni culinarie :-).

Vacanza - Il Nuovo Ciarlocco
Il Nuovo Ciarlocco

Mentre studiamo attentamente il menù sgranocchiamo l’ottima focaccia. Penso di aver sviluppato una sorta di dipendenza dalla focaccia, della serie: mi chiamo Erika e sono una focaccia dipendente :-).

Per alcuni piatti necessitiamo di spiegazioni perché i nomi sono particolari. Per evitare di scegliere qualcosa che non è di nostro gradimento, cosa che peraltro capita raramente ma a volte è successo, pongo la domanda al cameriere: “Scusi può dirci che cos’è la crostata di melanzane? E i baci di dama?”.
Dopo la spiegazione, li ordino entrambi.

Vacanza - Crostata di melanzane
Crostata di melanzane
Vacanza - Baci di Dama
Baci di Dama

Vuoi sapere di che si tratta? Il primo è un antipasto, fatto con due strati di melanzana intervallati da formaggio di capra e pomodorini, accompagnati da un sublime gelato alle spezie tra cui identifico sicuramente del rosmarino. I baci di dama, invece, sono un primo piatto e sono gnocchi di patate fatti a mano con la forma di un bacetto e conditi da una deliziosa crema di Castelmagno, formaggio tipico, tartufo estivo, pomodorini e formaggetta di capra.

Ravioli del plin con nocciole e formaggetta di capra sono stati la scelta di Kris per il primo. I ravioli del plin sono un piatto tipico piemontese e plin sta ad indicare la chiusura che viene fatta al raviolo; solitamente il ripieno è di carne di manzo, come in questo caso, o di asino o di ricotta e conditi con sugo di arrosto o sugo di salsiccia. Una delizia.
Stracetti di manzo alla griglia su emulsione di pomodoro è la sua scelta per il secondo.

Vacanza - Ravioli del Plin
Ravioli del Plin
Vacanza - Straccetti di manzo
Straccetti di manzo

La carne di manzo piemontese è un altro prodotto di eccellenza di questa regione. È di una bontà e di una tenerezza infinita. Non a caso le tartare, che vengono proposte come antipasto, sono qualcosa di indimenticabile (ma di questo ti parliamo in un articolo a parte). E anche questi stracetti si rivelano teneri e gustosi.
Suggelliamo questo pranzo con un calice di Dolcetto. Il mio bicchiere, come vedi dalla foto, è il più abbondante: che piacevole galanteria ;-).

Vacanza - Dolcetto
Dolcetto

Dolce? E come faccio a dire di no al mitico Bonet? Kris ci riesce perchè i dolci non sono la sua passione, ma io no perché si tratta di un delizioso, morbido budino di antichissima tradizione piemontese a base di uova, zucchero, latte, cacao, liquore e amaretti secchi. Io l’ho rinominato il BomBonet perché è una bomba sotto ogni punto di vista. Che bontà però.

Vacanza - Bonet
Bonet

Mentre ci gustiamo ogni singola pietanza si son fatte quasi le 2 p.m. e l’orario di chiusura si avvicina. Chissà perché quando si sta bene, ci si diverte e si è in vacanza il tempo vola sempre! Non vogliamo sforare e risultare maleducati e quindi chiediamo “il conto per favore“.

Per la qualità del cibo, la passione e l’impegno messi nel proprio lavoro e la cortesia nel servizio il conto ci è parso davvero onesto: 53 € totali.
Questa prima tappa del nostro tour enograstronomico delle Langhe Monferrato ci ha pienamente soddisfatti.

E tu ci sei mai stato? Se vuoi condividi con noi la tua esperienza. Saremo felici di conoscerla!

La pioggia nel mentre ha smesso di cadere e quindi riprendiamo la visita alla sorprendente città di Acqui.

Seguici per scoprire gli altri bellissimi posti che abbiamo visitato e le delizie delle Langhe Monferrato ;-).

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