New Bistrot Concept.
Amiamo fare nuove food experience e condividerle. Perciò oggi ti portiamo, virtualmente, al Verve Brace.
In questo ristorante molto carino e dalla doppia anima: il giorno offre pranzi veloci e aperitivi, mentre la sera si “trasforma” proponendo un menù di carne alla brace.
Noi, come vedrai dalle foto, ci siamo andati di sera.
Dove si trova?
Come dicono quelli bravi 😁 il Verve, è geolocalizzato in Piazza Patriarcato vicino a Porta Manin, una delle antiche e bellissime porte di accesso al centro storico di Udine.

Il menù che propongono è ricco di piatti e vorremmo provarli tutti ma, ahinoi, ciò non è possibile. Leggiamo affascinati e rapiti le descrizioni dei tagli e dei metodi di lavorazione della carne. Per fortuna ci viene in soccorso la ragazza che ci serve, molto gentile e preparata, e si rende disponibile a darci chiarimenti e suggerimenti per la scelta.
Ebbene sì, siamo talmente indecisi che ci affidiamo ai suoi preziosi consigli per gli antipasti. Tagliere misto di affettati e formaggi o polpette di agnello? Polpette o affettato? Dura la scelta. Ci consiglia di provare le polpette di agnello accompagnate da salsa Tzatziki.
Se solo potessimo farti arrivare il profumo delle polpette… dirti che erano deliziose non è abbastanza. Sappi che volevamo fare il bis ma, solo per pudore, non lo abbiamo fatto.
Proseguiamo ordinando: Jo’s Steak e Picanha.
La carne, servita su un vassoio di pietra riscaldata, ha subito catalizzato le nostre forchette.
Qualsiasi ulteriore descrizione possiamo cercare di dare, fidati, non renderebbe giustizia e perciò preferiamo dar spazio alle immagini.
Sei pronto a gustarti i piatti?
Eccoli


La carne è di tenera manzetta prussiana di un fornitore locale, praticamente a km 0.
Sia per la Jo’s Steak, la prima da destra, che per la Picanha la cottura è perfetta e l’aggiunta dei diversi tipi di sale ne esalta il sapore; per essere sicuri li abbiamo provati tutti.
Quello che ci è piaciuto di più? Quello nero.
Come ulteriore accompagnamento della carne ci vengono proposti un burro aromatizzato e una composta di cipolle: deliziose entrambe.
Il tutto è stato un’esplosione di sapori.
Per contorno abbiamo scelto carciofi brasati e sfoglie di patate della casa.
Potevamo accompagnare tutto questo ben di Dio solo con dell’acqua? Certo che no! 🙂 E allora abbiamo degustato alcuni calici di vino di produttori locali: Colle Villano, Carlo di Pradis, Butussi, Lis Neris, Borgo San Daniele e una bottiglia di acqua naturale Dolomia.
Al momento del dolce stavamo quasi per declinare, perchè già soddisfatti. Per curiosità abbiamo chiesto cosa ci proponeva e appena ho sentito la “parolina magica” zenzero (a onor del vero non ho, perché sono io la golosa tra i due) non ho potuto rinunciare a un Parfait allo zenzero. Alla parola zenzero io perdo completamente il controllo: mi sono anche chiesta se si può sviluppare una qualche forma di dipendenza dallo zenzero.

Sul Parfait mi sono letteralmente commossa e ho desiderato conoscere lo chef per ringraziarlo 👏.
Per concludere
Grappa alla camomilla della Distilleria Marzadro e a sorpresa è arrivato anche un assaggio di Tablet scozzese: deliziosi quadrattini di burro, per i quali sfacciatamente abbiamo chiesto il bis: una gioia assoluta per il palato di chi ama i dolci, ma quelli veri.

Quanto abbiamo speso al Verve Brace? Il conto è stato di euro 90,00.
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